
Narrativa Italiana
Un ferragosto
Che cos’è davvero il potere politico? Cosa controllano tre bottoni su una misteriosa pulsantiera che solo il presidente della Regione può usare?
Giorgio Sercinu è stato eletto governatore della Sardegna. A distanza di un anno dall’investitura entra in crisi familiare e politica. Per avere un contatto immediato con la gente comune decide di iscriversi con il nome di Lorenzo al sito Bla bla car. Con l’aiuto di un travestimento, trascorre diverse giornate a guidare per le strade dell’isola in compagnia di altri viaggiatori.
La storia narra della sua ultima trasferta, compiuta il giorno di Ferragosto di un’estate torrida. A fargli compagnia Bastiano, fresco di laurea in Filosofia, che pur di lavorare si è arruolato nella Brigata Sassari, Manuel, giovane studente dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, capace di disegnare le persone per quello che sono veramente e, infine, Ersilia, vaporosa ed eccentrica anziana nobildonna di Cagliari.
Nel corso della giornata avrà l’occasione di scoprire la Sardegna autentica e schiarirsi le idee su chi sia veramente. Dal Nuraghe Losa a Lollove, la visione del mondo di Giorgio Sercinu verrà messa in discussione.
Fonte sinòssi: edizionicamena.com
Data pubblicazione: 5 Maggio 2025
Giovanni Follesa (1969), nato a Quartu Sant’Elena nel 1969, è scrittore, giornalista e sceneggiatore. Figura poliedrica, è docente di Teoria e metodo dei mass media presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e collabora con le pagine culturali de «L’Unione Sarda». È inoltre direttore artistico di diversi festival letterari in Sardegna, dove promuove il dialogo tra autori e lettori.
La sua produzione letteraria si distingue per l’attenzione ai diritti civili e alle tematiche LGBTQ+, esplorate con la sensibilità del narratore e il rigore del saggista. Tra le sue opere più significative figurano i saggi narrativi We are family. Storie di unioni civili (2021) e Sì, lo voglio. Storie di unioni civili in Italia (2023), quest’ultimo arricchito dalla prefazione di Nichi Vendola.