Narrativa Italiana
Inamabile. Inadeguata. Indegna. È così che si sente la protagonista di questo romanzo. La prima mutilazione l’ha subita appena nata e ha colpito il suo nome, che da Denise è stato decurtato in Denis dall’impiegato dell’anagrafe. Poi è stata la volta dello stomaco, e dei troppi centimetri di pelle da ricucire. Denis è di Mestre, e come la sua città – stretta tra la nobildonna Venezia e l’operaia Marghera – stenta a definire la propria identità. Pur essendo vegana, lavora di notte in un ingrosso di pesce, perché detesta la gente, la falsità, i corporativismi. Trova gli uomini eccessivamente basici, le donne ipocrite e invadenti. Tra le poche persone a cui vuole bene c’è Anastasia, nata Angel, una transessuale anche lei cittadina della notte, che sulla scelta di non operarsi basa la sua vita tormentata e al tempo stesso gioiosa. Denis diventa la sua migliore amica, ma le cose si complicano quando un giorno Anastasia si presenta a un appuntamento nelle vesti di Angel – e tra queste due creature anfibie nasce qualcosa che dovrà mantenersi in equilibrio sul filo sottile dei sentimenti. “Le sirene della notte” è l’opera prima di Diana Chiarin, un romanzo senza filtri e tuttavia lieve; una scrittura che cattura, con grazia e ironia, lo scintillio malinconico di un amore fragile.
Fonte descrizione: Mondadoristore.it
Data pubblicazione: 2 Aprile 2024
Diana Chiarin, nata a Mestre nel 1969, ha frequentato laboratori di scrittura creativa ed editing, oltre a essere stata allieva del corso “Scrivere di notte”. Ha lavorato per anni nel settore ittico, nonostante sia vegana. Appassionata di poesia, che considera una forma di resistenza alla vita, è una lettrice onnivora con una predilezione per i racconti. Le sirene della notte (Mondadori, 2024) è il suo romanzo d’esordio.